dopo gli esordi teatrali e la creazione del mitico teatro dell’elfo a Milano, ha scritto e diretto film di tanti generi diversi e con grandi talenti da lui chiamati ad interpretarli.

la consacrazione del premio oscar per mediterraneo ha fatto sì che Gabriele Salvatores volgesse il suo sguardo ad altri mondi, spesso lontanissimi, con una lungimiranza e una consapevolezza senza pari: nirvana, il suo film presentato qui questa mattina prima di una bellissima e affollata  master class, è la prova di un cinema differente in cui – per la prima volta – un grande autore si confronta con il mondo dei giochi e con quell’universo immateriale in un’era anticipatrice del web 2.0 così come lo conosciamo oggi.

come pochi altri, Salvatores ha saputo reinventare storie come quella solo apparentemente paradossale narrata nel ritorno di casanova che stiamo per vedere. il premio Fellini intende semplicemente riconoscere il suo innato talento di autore, di innovatore, di ricercatore di nuove forme espressive nell’arte cinematografica.

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