Il cinema europeo ha perso un grande regista e sceneggiatore francese e il Bif&st ha perso un caro amico: Bertrand Tavernier, scomparso lo scorso 25 marzo a 79 anni. Nel 2013 gli fu conferito al Teatro Petruzzelli di Bari il Premio Fellini per l’eccellenza cinematografica dal suo grande amico Ettore Scola, presidente del Bif&st, dove Tavernier tenne una memorabile e affollatissima Lezione di Cinema. Due anni dopo, nel 2015, la Mostra del Cinema di Venezia gli conferì il Leone d’oro alla carriera.

Tavernier  ha diretto in oltre 50 anni una quarantina di film. E’ stato anche produttore e talora attore. Con il suo primo lungometraggio, il bellissimo L’orologiaio di Saint-Paul, ottenne l’Orso d’argento alla Berlinale nel 1974. In seguito ha ottenuto imporanti riconoscimenti con altri film indimenticabili, come Che la festa cominci e Il giudice e l’assassino (Premi César nel 1975 e nel 1976), Una domenica in campagna (miglior regista al Festival di Cannes 1984), Round Midnight – A mezzonotte circa (1986, Premio Pasinetti a Venezia e Nastro d’argento l’anno successivo), La vita e nient’altro (BAFTA Film Award 1990) che nel 1989 ebbe la sua anteprima assoluta italiana al festival EuropaCinema di Viareggio diretto da Felice Laudadio, dove ottenne il premio in platino per il miglior film, L’esca (1995, Orso d’oro a Berlino), Capitan Conan (1996, Premio César per la regia), Quai d’Orsay (2013, premiato a San Sebastian).

Tavernier è stato a lungo presidente dell’Institut Louis-Lumière di Lione. Appassionato studioso di cinema nel 1991 pubblicò un libro fondamentale per conoscere il cinema statunitense: Cinquant’anni di cinema americano.

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