“Ennio, un maestro. Conversazione” è il titolo del libro dedicato ad Ennio Morricone a cura di Giuseppe Tornatore, che ha offerto oggi lo spunto al Bif&est per una conversazione tra i due artisti al Teatro Margherita moderato dal critico francese Jean Gili. “Peppuccio (Tornatore) lo avrebbe voluto intitolare ‘Il Maestro’ ma io mi sono opposto, ce ne sono anche altri di Maestri” – così il Maestro, due volte premio Oscar.

Un rapporto stretto e privilegiato, quello tra il regista Oscar per “Nuovo Cinema Paradiso” e l’autore di alcuni dei motivi più iconici della storia del cinema internazionale. 11 colonne sonore realizzate per i suoi film, tutti tranne il primo, “Il camorrista”. “La musica la firmò in effetti Nicola Piovani e io avrei continuato a collaborare con lui anche in seguito, ma il produttore Franco Cristaldi pensava che per ‘Nuovo Cinema Paradiso’ sarebbe stato più adatto l’accompagnamento musicale di Morricone. Francamente non pensavo che Ennio avrebbe accettato, tra l’altro in quel momento era molto impegnato ed io ero praticamente uno sconosciuto e invece, dopo che Cristaldi gli mandò il copione, lui volle incontrarmi e nacque da lì, poco a poco, un’amicizia tale che dura ormai da 31 anni”.

Un’amicizia, la loro, che non ha mai compromesso la buona riuscita del lavoro. “Talvolta l’amicizia” ha osservato Tornatore nel corso dell’incontro “fa abbassare le aspettative ma nel nostro caso, invece, ha sollecitato l’aspetto critico, siamo diventati sempre più esigenti e rigorosi l’uno rispetto all’altro.”

“Il rapporto con Tornatore” ha osservato Morricone “è migliorato poco a poco progredendo nell’aspetto creativo del nostro lavoro. Lui mi ha spesso dato consigli importanti di cui ho tenuto conto. È sempre importante ascoltare il regista, perché alla fine l’opera è la sua e si può considerare di diritto il co-autore delle musiche. Dopo tanti anni, ora con Peppuccio ci capiamo al volo, non è sempre stato sempre così con altri registi”.

La conversazione contenuta nel volume edito da HarperCollins è il frutto di una serie di incontri tra Tornatore e Morricone che si è prolungata per oltre 2 settimane e che è anche al centro di un documentario realizzato dal regista sul compositore che vedrà la luce tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.

 

 

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